ANVA-Confesercenti su Area B: diesel Euro 6 A/B/C almeno al 2030 e OBU per tutti gli ambulanti
«A meno di una settimana dall’entrata in vigore di Area B, constatiamo con rammarico che le criticità sollevate da ANVA-Confesercenti sui nuovi blocchi del traffico non sono ancora state risolte». «Non solo non ci sono state offerte soluzioni per gli operatori in procinto di pensionamento e per quelli regolarmente iscritti nelle liste di spunta, ma i colleghi che sarebbero costretti al cambio del mezzo di qui a poche settimane non hanno nei fatti la possibilità di reperire sul mercato veicoli in grado di circolare dopo l’Ottobre 2025». Così Franco Sacco, Presidente di ANVA-Confesercenti Milano, dopo aver appreso degli esiti del confronto intercategoriale tecnico voluto questa mattina dall’Assessore ai trasporti del Comune di Milano, Marco Granelli.
Una situazione certificata, oltre che dai rappresentanti delle case automobilistiche – che hanno ribadito l’impossibilità di reperire tempestivamente veicoli leggeri per il trasporto merci con motorizzazioni diverse da Euro 6 Diesel A, B e C – dallo stesso Assessore e dai suoi tecnici, che si sono dichiarati comunque convinti della necessità di procedere senza ulteriori indugi per imporre “il cambiamento”.
«Nonostante i giorni di deroga prevista, gli ambulanti con veicoli Euro 0, 1 e 2 sarebbero costretti – secondo le nuove regole ribadite dal Comune – ad acquistare un nuovo veicolo entro la fine dell’anno per continuare a lavorare sui mercati cittadini» continua Sacco. «Un importante investimento, fatalmente aggravato dal fatto che gli unici automezzi disponibili celermente sul mercato non potranno di fatto circolare tra più di 6 anni, imponendo tempi di ammortamento semplicemente non sostenibili per i tanti colleghi in difficoltà, che sono poi proprio quelli coi veicoli più obsoleti».
ANVA-Confesercenti lancia un ulteriore appello per rivedere la disciplina di Area-B per i commercianti su area pubblica, che – come noto – percorrono coi loro veicoli solo poche migliaia di Kilometri all’anno e continuano a godere, a livello regionale, di una deroga per il tragitto casa-lavoro-casa che sarebbe tuttavia soppressa per la nuova ZTL milanese, con la sola parziale eccezione per i Diesel Euro 3 e 4 (i quali, grazie a un apposito “telepass” denominato OBU, avranno la possibilità di circolare fino alla fine del 2020).
«Occorre favorire un “cambiamento sostenibile”» conclude Sacco «consentendo alle micro-imprese che necessitano di sostituire i mezzi più obsoleti di indirizzarsi verso le motorizzazioni effettivamente reperibili sul mercato – ossia Euro 6 cat. A, B e C – la cui circolazione deve essere quantomeno estesa sino al dicembre 2030, al contempo generalizzando l’operatività di OBU per tutta la categoria, onde fornire i tempi tecnici necessari al cambiamento».