ANVA-CONFESERCENTI SULLE DEROGHE PER GLI AMBULANTI NELLE ZTL MILANESI: DAL COMUNE UN PASSO AVANTI, MA OCCORRE TUTELARE FINO IN FONDO LA CATEGORIA
Il Presidente Sacco e il Direttore Cremonesi commentano le nuove modifiche annunciate da Palazzo Marino sull’operatività di Area-B.
L’introduzione di una deroga kilometrica per i veicoli Euro 3 e 4 Diesel dei commercianti che lavorano nei mercati scoperti di Milano? «Un importante passo avanti» dichiara il Presidente ANVA-Confesercenti Milano Franco Sacco, «ma non possiamo certo ritenerci soddisfatti: non solo perché restano aspetti tecnici e problematiche da chiarire, ma soprattutto perché – a oggi – per i colleghi coi veicoli più obsoleti che non dovessero riuscire a trovare le risorse – e il coraggio – per comprare un nuovo automezzo, l’unica alternativa sembrerebbe quella di rassegnarsi a “vivere di espedienti” dal prossimo 25 Febbraio, confidando che le falle delle telecamere di Area B e la clemenza dei vigili urbani rendano sufficienti i salvacondotti previsti per le prime decine d’infrazioni».
«Agli Assessori Granelli e Tajani va dato atto di essere ulteriormente venuti incontro alle istanze della nostra Associazione, ma riteniamo che il nostro dialogo debba proseguire per arrivare a una più completa tutela della categoria, grazie alla previsione di una deroga estesa a tutte le motorizzazioni, così come abbiamo da sempre richiesto in considerazione della comune problematica di fondo, legata al complesso iter di recepimento della Direttiva Bolkestein», aggiunge Claudio Cremonesi, Direttore di Confesercenti Milano. «Fino a quando non verrà superata l’incertezza sulle regole per la riassegnazione delle concessioni su area pubblica sarà infatti molto gravoso effettuare nuovi investimenti da parte degli operatori in questione, tanto più nel Comune di Milano, dove i titoli concessori non sono stati rinnovati come è invece avvenuto in altri capoluoghi lombardi».
«Conosco tanti colleghi che non hanno semplicemente le risorse per sostituire il veicolo con cui lavorano» riprende il Presidente Sacco. «Non si tratta d’inquinatori senza scrupoli, né di gente che vuole guadagnare denaro senza investire un centesimo, ma solo di onesti imprenditori privati di certezze dopo un decennio di Direttiva Bolkestein». «Occorre dare voce a questi imprenditori, perché in mezzo a tanto chiasso e a tanta disinformazione la politica riesca finalmente a comprendere le loro ragioni».