BLOCCHI DEL TRAFFICO IN LOMBARDIA E A MILANO, GUIDA INTRODUTTIVA PER GLI IMPRENDITORI
AGGIORNAMENTO del 30 Settembre 2020: visita la pagina dedicata alla nuova guida sui Blocchi del Traffico in Lombardia.
Circolare per Milano e la Lombardia richiede attenzione da parte di imprenditori e cittadini che dispongono di veicoli meno recenti, non solo se alimentati a Diesel.
Le Zone a traffico limitato (ZTL) un tempo costituite per finalità meramente connesse al decongestionamento del traffico di ben delimitate zone urbane (come Area C), si stanno infatti moltiplicando – e sovrapponendo – per ragioni legate al contenimento dell’inquinamento atmosferico, estendendosi a vaste parte di Milano (Area B), nonché della Lombardia (Comuni appartenenti alla Fascia 1 e alla Fascia 2).
La progressiva e inesorabile estensione di queste ZTL a tutte le motorizzazioni meno recenti – con mezzi Benzina Euro 4 e Diesel Euro 5 già chiaramente nel “mirino” di qui ai prossimi anni – impone a ciascuno di riflettere sul modo più conveniente per spostarsi in futuro, non solo per comprendere se e con quali modalità potranno circolare i propri mezzi attuali, ma anche per valutare l’opportunità di sostituirli, orientandosi tra le soluzioni sempre più numerose a disposizione, nonché tra i contributi pubblici stanziati per favorire il ricambio del parco automezzi ovvero l’uso dei mezzi pubblici o condivisi.
Confesercenti – che a livello comunale, regionale e nazionale è da tempo impegnata per favorire un processo di rinnovo del parco automezzi che sia sostenibile anche per gli imprenditori – con questo articolo cerca di fornire una panoramica sulle politiche ambientali in questione, restando a disposizione di tutti gli associati per informazioni specifiche sui propri veicoli, nonché per valutare l’acquisto di un nuovo mezzo avvalendosi delle proprie convenzioni, nonché degli incentivi pubblici attualmente a disposizione.
BLOCCHI DEL TRAFFICO REGIONALI
I blocchi del traffico regionali si caratterizzano, oltre che per una differenziazione territoriale (essendo le limitazioni attive solo nei Comuni ridosso delle maggiori conurbazioni, suddivise in FASCIA 1 e FASCIA 2) anche per la presenza, accanto a misure permanenti attive tutto l’anno – quantunque in determinate fasce orarie – di misure temporanee che si attivano solo in caso di situazioni ambientali particolarmente critiche.
Le limitazioni regionali sopra sintetizzate (cui si possono aggiungere eventuali ulteriori vincoli, quali il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli in caso di misure temporanee di primo livello), sono soggette a varie esclusioni e deroghe, alcune di particolare interesse per le imprese:
- Veicoli aderenti a Move-In (dispositivo istallabile sui veicoli altrimenti sottoposti a blocchi permanenti per poter circolare per un numero limitato di chilometri, variabili a seconda della motorizzazione e dello stile di guida, ma in ogni caso vincolanti anche per gli spostamenti compiuti al di là degli orari dei blocchi permanenti, nonché non utilizzabili in caso di blocchi temporanei).
- Veicoli con a bordo almeno 3 persone (car-pooling);
- Deroga per i commercianti dei mercati settimanali scoperti e per gli operatori dei mercati all’ingrosso di alimenti e piante, limitatamente al percorso per raggiungere il luogo di lavoro (solo ambulanti) e/o per tornare a quello di domicilio (entrambe le categorie): attualmente confermato solo fino al 31.12.2019.
- Veicoli delle autoscuole utilizzate per le esercitazioni di guida (patenti C, CD, D, DE, C1, C1E, D1, D1E e BE)
- Veicoli per il trasporto di persone sottoposte a determinate terapie indispensabili e indifferibili in grado di esibire relativa certificazione medica.
Tali limitazioni permanenti e temporanee nonché le relative deroghe sono sottoposte alla vigilanza su strada delle forze dell’ordine di ogni Comune ricadente in Fascia 1 e 2, chiamate a erogare sanzioni che partono dai 75€, eventualmente anche con l’ausilio di rilevatori elettronici.
Le stesse limitazioni – è importante notare – sono peraltro in vigore anche all’interno delle più specifiche ZTL comunali, che se pure tendenzialmente prevedono regole più restrittive – e dunque assorbenti – possono non di meno talvolta presentare deroghe che comunque non incidono sulla normativa regionale: così, per esempio, le deroghe di una ZTL comunale per la circolazione dei residenti non sono di per sé stesse sufficienti a legittimare lo spostamento di veicoli interdetti alla circolazione dalle norme regionali per motivi ambientali.
AREA B e AREA C
Area B e Area C sono le due ZTL operative nel Comune di Milano tra le ore 7:30 e le ore 19:30 di ogni giorno non festivo e con l’esclusione del Sabato, tendenzialmente aggiungendo ulteriori limiti rispetto a quelli già in vigore a livello regionale.
Tali ZTL sono peraltro presidiate da telecamere che controllano sistematicamente ogni ingresso per erogare multe a partire dagli 80€ per i trasgressori, fermi restando i controlli su strada che possono comunque essere svolti dalle forze dell’ordine anche per sanzionare eventuali violazioni dei limiti regionali che talvolta potrebbero non risultare assorbiti (come potrebbe per esempio avvenire nel caso di blocchi temporanei regionali).
Rispetto alla più ampia Area B – che si estende su quasi tutto il territorio del Comune di Milano – Area C – che si attesta invece su quella che fu la cerchia dei bastioni spagnoli – si contraddistingue, oltre che per limitazioni ambientali talvolta più stringenti, anche per la previsione di una tassa di circolazione.
Mentre per accedere ad Area B è infatti sufficiente verificare la compatibilità “ambientale” del mezzo utilizzato, per accedere ad Area C è altresì necessario procedere al pagamento di una tariffa giornaliera di 5€ (15€ in caso di pagamento tardivo entro 7 giorni), salvo che non si disponga di particolari esenzioni (come quella per i veicoli elettrici, ciclomotori e motoveicoli, nonché vetture per il trasporto disabili e – per un certo periodo – taluni autoveicoli a ridotto impatto ambientale) e fermo restando le agevolazioni per residenti ed equiparati (tra cui anche gli imprenditori con sede operativa all’interno della ZTL stessa).
Passando alle deroghe e alle esenzioni più in generale in vigore per accedere ad Area B, occorre anzitutto notare che le deroghe regionali non sono di per sé sufficienti a sopprimere quelle più stringenti eventualmente vigenti.
In particolare, se il ricorso al car-pooling o a Move-In su area B e area C sono sufficienti a evitare l’irrogazione delle sanzioni regionali altrimenti previste e irrogabili dai “ghisa”, le stesse non sono sufficienti per evitare le più specifiche sanzioni previste dalle due ZTL milanesi, che al momento – salvo che con riferimento agli operatori del Commercio Ambulanti che possano istallare il dispositivo OBU – soggiacciono a deroghe di differente natura, essenzialmente connesse a bonus giornalieri che andranno progressivamente a scalare per i veicoli di ciascun automobilista: senza distinzione alcuna in fase di prima applicazione, assegnando invece, per gli anni successivi, 25 ingressi giornalieri per residenti e imprese con sede a Milano, 5 per gli altri soggetti.
CONSIDERAZIONI FINALI
Fermo restando l’impegno di Confesercenti per una semplificazione e un’armonizzazione delle diverse misure per la limitazione del traffico da parte delle istituzioni, l’attuale complessità delle diverse normative impone – come si è premesso – la massima attenzione da parte di tutti gli imprenditori.
Ciò, non solo al fine di evitare spiacevoli sanzioni, ma anche per programmare investimenti volti alla sostituzione di propri veicoli (valutando tra i diversi modelli, sconti e incentivi a disposizione), nonché per valutare l’istallazione di strutture per favorire l’accessibilità da parte di veicoli ecologici e dunque il flusso di clientela (colonnine ricaricabili e rastrelliere per biciclette) e financo il trasferimento dell’attività in zone più strategiche, in considerazione delle mutate condizioni di mobilità.
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Per tutte queste esigenze, Confesercenti resta a disposizione dei propri associati, al fine di garantire la più consapevole valutazione delle mutate condizioni di mobilità.
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