Confesercenti Milano partner esclusivo di SafeCity, il social network italiano per migliorare la sicurezza nelle città

Confesercenti Milano partner esclusivo di SafeCity, il social network italiano per migliorare la sicurezza nelle città

La sicurezza pubblica?

Può nascere da un post grazie a SafeCity (www.safecity.cloud), il primo social network italiano sulla sicurezza partecipata che ha il proposito di rendere le città più vivibili e prevenire forme di disagio e di pericolo attraverso la collaborazione dei cittadini. Si tratta di una piattaforma che, attraverso un’App mobile, consente a tutti gli utenti iscritti di condividere tempestivamente le informazioni riguardo alle situazioni di degrado o pericolo alle quali assistono, comunicando fra di loro e direttamente con le istituzioni preposte al monitoraggio del territorio.

Il progetto nasce all’interno dell’azienda milanese Citel S.p.A., grazie all’osservazione del fenomeno di autorganizzazione cittadina per il controllo del vicinato, attraverso l’uso di gruppi Facebook o WhatstApp. Strumenti che tuttavia raccolgono le segnalazioni in forma poco fruibile, sia da parte degli utenti stessi che dalle istituzioni dedicate alla protezione e prevenzione del territorio.

Confesercenti Milano, che da tempo ha attivato uno sportello sicurezza per le imprese sarà partner esclusivo del progetto. 

Come funziona SafeCity?

Lo strumento è strutturato come un social network: l’utente scarica l’App dai principali Store e registra il proprio account. L’identità dei membri della community non è accessibile agli altri utenti, ma solo alle forze dell’ordine, a garanzia dell’affidabilità del segnalatore e per eventuali richieste di contatto a scopo di indagine o semplice informazione. L’unico elemento di identificazione condiviso con il resto del social è il nickname, scelto al momento dell’iscrizione, per tutelare la privacy di tutti coloro che vogliano contribuire fornendo informazioni, in massima sicurezza.

Per segnalare un evento sospetto o una situazione legata ai fenomeni di degrado, è sufficiente scegliere una descrizione tra quelle suggerite, indicare il grado di affidabilità di quanto osservato, segnalare la posizione, aggiungere una breve descrizione e una foto (se disponibile); quest’ultima  sarà condivisa solo con le forze dell’ordine (tutela privacy), e infine pubblicare il post, che gli altri utenti potranno a loro volta confermare e ricondividere aggiungendo eventuali ulteriori informazioni.

Ogni cittadino può aggiungere al proprio profilo i “punti di interesse”, ovvero i luoghi per i quali vuole ricevere segnalazioni, da parte degli altri utenti e dalle istituzioni, in maniera puntuale e non invasiva.

Le informazioni perverranno alle forze dell’ordine, grazie ad una piattaforma di raccolta e gestione dei dati, che consentirà loro di stabilire, in tempo reale, le zone “calde” più a rischio e di collaborare fattivamente e in modo più tempestivo con la popolazione. Grazie alla possibilità di ricevere e visualizzare i post degli utenti, in maniera istantanea e geo localizzata, saranno in grado di seguire il manifestarsi e l’evolversi di determinate situazioni al fine di porre rimedio in maniera pro attiva – preventiva. I dati sensibili come le foto e i commenti degli utenti, contenuti nelle segnalazioni, vengono moderati con strumenti appositi, analizzati da algoritmi di valutazione e resi disponibili infine alle forze dell’ordine.

“Ogni cittadino che partecipa alla community di SafeCity Social non si imbatte nei limiti intrinseci di altri strumenti che ne espongono dati personali mettendone a rischio la propria privacy, e al contempo diventa parte di una community che interagisce molto più rapidamente al suo interno e con le istituzioni che governano il territorio cittadino”, dichiara Nils Fazzini, general manager di Citel e SafeCity.

Siamo consapevoli dell’importanza del ruolo sociale degli esercizi di vicinato e pertanto vogliamo essere proattivi nel segnalare ciò che non funziona sul nostro territorio: degrado urbano e desertificazione commerciale sono terreno fertile per le attività criminali” – afferma Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano.

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