Lettera ANVA - Confesercenti al Presidente del Consiglio dei Ministri: Emergenza Covid-19 e Commercio Ambulante
Egregio Presidente del Consiglio,
ma i mercati quando riaprono? Questa è la domanda che insistentemente ci fanno gli imprenditori del commercio su area pubblica.
La risposta, carpita dalle informazioni fornite, nella Sua conferenza stampa, sembrerebbe essere il 18 maggio 2020, data di apertura del commercio al dettaglio. Potrebbe visto che, come specificato nella suddetta conferenza stampa, tutto sarà vincolato dall’andamento dei contagi dal 4 maggio in poi.
Oggi dire che le imprese chiedono di aprire subito è una cosa scontata.
Consapevoli che la situazione è ancora molto delicata, del fatto che sia fondamentale riportare alla normalità il comparto sanitario, che sia indispensabile ragionare di distanza sociale e dispositivi di protezione individuale, tuttavia dobbiamo riflettere su come riportare il mercato a svolgere il suo ruolo non soltanto economico ma di essenziale funzione sociale che gli compete e svolge da migliaia di anni.
Vogliamo riaprire tutti, consapevoli che i nostri vicini di banco sono da considerare come colleghi della stessa azienda e quindi con obbligo di distanza di sicurezza, e di utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti da tutti i DPCM. Consapevoli che le persone che da oggi attraverseranno il mercato, come hanno già dimostrato, saranno attente a evitare qualsiasi contatto tra loro e nei nostri confronti.
Il mercato ha un vantaggio rispetto ai centri commerciali che è quello di essere all’aria aperta, assomiglia inoltre a tutte quelle vie commerciali che attraversano i nostri centri cittadini. Vie con negozi, bar, uffici, uno attaccato all’altro. Accessi che quindi saranno regolamentati, non dagli obblighi ma dalla responsabilità collettiva e dal buonsenso.
“Aiutaci ad aiutarti” vuole essere lo slogan dell’ANVA Confesercenti, confidiamo molto nelle persone e nella fiducia che le Amministrazioni locali, Regioni e Comuni devono 4 avere nei confronti dei loro cittadini, anche perché, quando aumenterà l’offerta, non avremo, purtroppo, una grande domanda. Dovremo abituarci a mercati un po' meno frequentati.
E’ necessario comunque provare e ripartire tutti assieme, ed è questa la richiesta di ANVA Confesercenti, nel rispetto delle norme previste rispettando distanza sociale, mascherine e pulizia.
A Lei, Egregio Presidente nella Sua funzione di massima espressione del Governo, chiediamo considerazione, e che in qualche modo, nei prossimi giorni, la S.V. riesca a NOMINARE PUBBLICAMENTE LA CATEGORIA DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA VOLGARMENTE E MEGLIO CONOSCIUTA DA MIGLIAIA DI ANNI COME AMBULANTI tramite un comunicato ufficiale oppure in una sua intervista; questa semplice considerazione riuscirebbe a smussare le speculazioni e riportare il dibattito sulle cose concrete al nostro interno.
Cose concrete come i provvedimenti economici stabiliti che debbono avere procedure snelle riducendo i tempi di concessione.
Oggi, in teoria, abbiamo a disposizione diverse forme di finanziamento che pur generando un ulteriore indebitamento, sarebbe opportuno che fossero erogate. Le domande sono: quante richieste sono state fatte? Di queste quante sono state già erogate? Cosa possiamo fare per dare strumenti finanziari alla categoria? Contributi a fondo perduto? Cancellazione dei costi relativi al Suolo Pubblico ed alla tassa sui rifiuti? rinvio dei pagamenti di imposte, arretrati, contributi Previdenziali ed assistenziali?
Il piccolo commercio ha bisogno di riaprire, consapevoli che lo faremo con la presenza di pochi clienti, ma ci darà la fiducia per guardare avanti.
In attesa di una cortese risposta La salutiamo cordialmente.
Il Presidente Nazionale Il Coordinatore Nazionale
Maurizio Innocenti Adriano Ciolli