Riapertura delle attività economiche dopo il 18 Maggio, pubblicate le "linee di indirizzo" delle Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha reso noto, nella giornata di ieri, che il Governo ha espresso il proprio orientamento positivo rispetto a quanto riportato nelle "linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive" che la stessa Conferenza ha elaborato al fine d'individuare dei principi di base condivisi per la ripresa dei diversi settori economici dal prossimo Lunedì, 18 Maggio, tra i quali figurano anche ristorazione, ricettività, parrucchieri, estetisti, palestre, nonché attività del commercio al dettaglio di beni non essenziali, anche su area pubblica (documento integrale scaricabile qui)
Tale documento - sempre secondo la Conferenza delle Regioni - dovrebbe essere «richiamato o recepito negli stessi provvedimenti che il Governo si appresta a varare», nel «decreto legge che disciplinerà il regime delle nuove aperture dal prossimo lunedì».
Guardando alla bozza del cosiddetto DL "Quadro" - Confesercenti ha già espresso la propria preoccupazione, evidenziando che «dopo circa 8300 pagine fra leggi e provvedimenti e varie circolari ministeriali, la Fase 2 sta diventando un vero e proprio caos normativo»: «dal 31 gennaio ad oggi sono stati prodotti, a livello centrale e regionale, già 593 provvedimenti relativi all’emergenza CoViD-19, al ritmo di 5 provvedimenti al giorno. E, nonostante l’iperproduzione normativa, manca ancora un quadro definito [...] le imprese devono poter programmare l’attività. È inevitabile, a questo punto, che diversi imprenditori scelgano di non ripartire affatto”».
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