Saldi e vendite promozionali: stop alla sperimentazione
La legge regionale che in via sperimentale consentiva la sospensione del divieto di effettuare le vendite promozionali nei 30 gg antecedenti i saldi cessa ogni effetto con il prossimo 9 giugno.
Un provvedimento che Confesercenti ha fortemente contrastato indicando le pesanti ricadute sulle Mpmi commerciali, in particolare del settore moda.
Un vero regalo alla GDO, mascherato da due obiettivi:
- incrementare i consumi
- favorire l’occupazione
entrambi clamorosamente mancati.
Inoltre, questo provvedimento ha vanificato l’importanza e l’appeal commerciale delle vendite di fine stagione, che ancora rappresentano un appuntamento molto atteso e gradito per i consumatori ed economicamente rilevante per gli operatori, generando, di fatto, la più assoluta confusione tra i consumatori stessi.
Ora, apprendiamo che la prossima settimana la riunione dell’Osservatorio regionale del commercio dovrà condividere la scelta per il prossimo futuro.
L’Assessore al Commercio, Turismo e Terziario, Alberto Cavalli, intervenendo alla nostra Assemblea Elettiva Regionale, ci ha anticipato la posizione di Regione Lombardia:
“stop alla sperimentazione, si ripristina il divieto di vendite promozionali nei 30 gg. antecedenti i saldi”.
Un ritorno a regole certe, che gioverà senza dubbio alla trasparenza dei prezzi, restituendo precisi punti di riferimento a commercianti e consumatori.
In attesa che la scelta venga ufficializzata, ci piace, anche con un po’ di orgoglio, sottolineare che il positivo risultato raggiunto rappresenta il giusto riconoscimento all’azione svolta, in perfetta solitudine, da Confesercenti, che in tutta la Lombardia, raccogliendo le pressanti istanze degli operatori, ha saputo tradurre il loro legittimo disagio in uno straordinario e positivo risultato.