Saldi e vendite promozionali: vediamoci chiaro!

Saldi e vendite promozionali: vediamoci chiaro!

Alla luce delle affermazioni rilasciate nel corso della Conferenza Stampa odierna da alcuni consiglieri regionali del Gruppo Pdl , Malvezzi e Gallera, in merito alla questione “saldi e vendite promozionali”, il Presidente Regionale Confesercenti, dott. Giorgio Ambrosioni, dichiara tutto il suo stupore e la forte contrarietà di fronte a tale iniziativa.

Forse, i consiglieri regionali Pdl non sanno che l’Assessore Cavalli, coerentemente con le richieste avanzate dalle Associazioni di categoria, ha avviato un tavolo regionale di confronto “Vediamoci Chiaro” sul quale stanno arrivando dati puntuali sull’andamento a livello territoriale della recente stagione dei saldi, alla luce dei quali, sarà possibile, in tempi brevi, individuare le soluzioni più opportune e condivise.

Va poi ricordato che un’indagine SWG promossa da Confesercenti lo scorso anno ha indicato che circa il 70% degli operatori lombardi del settore moda erano contrari alla prosecuzione della sperimentazione delle vendite promozionali nel periodo antecedente i saldi.

Questa fuga in avanti dei consiglieri Pdl, rimarca il Presidente Ambrosioni, non tiene conto del fatto che in un periodo tra i più difficili della storia di questo paese per le Mpmi commerciali in particolare del settore Moda, la crisi non si combatte con la facoltà di effettuare sconti ogni giorno dell’anno, generando per la maggior parte delle imprese condizioni di grande difficoltà e costringendole ad operare con profili di marginalità insostenibili, bensì favorendo una maggiore capacità di spesa da parte delle famiglie.

Senza il divieto delle vendite promozionali dei 30 gg. antecedenti i saldi si vanifica, di fatto, l’importanza e l’appeal commerciale delle vendite di fine stagione, che ancora rappresentano un appuntamento atteso, gradito e conveniente anche da parte dei consumatori.

Diversamente, si penalizzano le Mpmi agevolano ancora una volta le grandi catene distributive, le sole in grado di sostenere i costi per il necessario lancio pubblicitario delle promozioni ed armonizzare i tempi di lavoro del personale dipendente.

Ciò premesso, se i consiglieri Pdl intendono anticipare i loro regali di Natale alla grande distribuzione sono liberi di accomodarsi, ma devono pur sapere che del loro operato dovranno rispondere alla circa 15mila imprese del settore moda della nostra Regione.

 

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