Voucher: eliminazione danno per imprese e lavoro regolare

Voucher: eliminazione danno per imprese e lavoro regolare

L’abrogazione dei voucher è un errore. Anche senza i buoni lavoro, i mini-jobs continueranno ad esistere: servirà dunque un altro strumento per regolamentare tutte quelle prestazioni occasionali che nelle imprese non possono essere inquadrate in rapporti di lavoro tradizionale, soprattutto in quei settori – come il turismo, il marketing, il commercio e l’organizzazione eventi – che si trovano spesso a dover fronteggiare aumenti imprevedibili ma momentanei dell’attività. Con l’eliminazione si rende anzi necessaria una fase transitoria che proroghi l’uso dei voucher fino all’arrivo di nuove regole sul lavoro accessorio, anche considerando l’imminente partenza della stagione estiva.

"Siamo contrari a questa abolizione - ha sottolineato il Presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini -, che non risolve il problema: per molte imprese il voucher, discutibile finché si vuole, era un’ancora di salvataggio per attingere personale nei momenti di maggiore attività, ma serviva anche a tante persone per fare esperienza. Adesso il governo deve agire in tempi rapidi per trovare una soluzione, evitando un limbo pericoloso".

Gli abusi vanno certamente identificati e contrastati, ma auspicavamo una riforma che tenesse conto dei reali bisogni delle imprese e dei lavoratori - aggiunge Massimo Vivoli, Presidente nazionale di Confesercenti - Scegliere l’eliminazione significa disconoscere i passi che sono già stati compiuti per migliorare lo strumento dei buoni lavoro ed evitare irregolarità. Cancellare i buoni lavoro, completamente o parzialmente, non vuol dire solo danneggiare le imprese, ma togliere a queste persone un’occasione di guadagno”.

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