Green Pass: ecco l'App per gli Esercenti, ma restano criticità
AGGIORNAMENTO: In considerazione del varo del nuovo Decreto (clicca qui per leggere l'articolo dedicato), il Governo ha presentato la nuova App "VerificaC19", dedicata al controllo dei Green Pass per l'accesso ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso, oltre che per fiere e sagre, palestre, piscine e centri benessere, bingo e sale scommesse.
L'app "VerificaC19" può essere utilizzata dai soggetti autorizzati al controllo del "Green Pass" e funziona mediante la lettura del codice a barre bidimensionale presente sullo stesso:
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pubblici ufficiali;
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personale che effettua servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi (iscritti all’elenco come da articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.);
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gestori di strutture ricettive in cui vige l’obbligo di Green Pass;
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proprietari dei locali in cui sono previste attività che richiedono la certificazione;
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gestori di attività sanitarie e assistenziali che richiedono la certificazione.
Una volta letto il codice a barre, l'app restituirà un segnale grafico:
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segnale verde nel caso il Green Pass sia in regola;
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segnale rosso nel caso il Green Pass non sia in regola o sia scaduto.
L’app inoltre mostra nome, cognome e data di nascita del soggetto. I dati estratti non saranno salvati sull'app o memorizzati nel dispositivo, in modo da rispettare le vigenti normative sulla privacy.
L'App "VerificaC19" può esserescaricata utilizzando i seguenti link:
Per ulteriori informazioni contatta la Segreteria di Confesercenti Milano:
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E-mail: [email protected]
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WhatsApp: 351.8239530 (mandaci un messaggio istantaneo).
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Telefono: 351.8239530
Provvedimento rischia di essere punitivo per i gestori di bar e ristoranti, incomprensibili estensione dell’obbligo a fiere e sagre all’aperto e mancata riapertura delle discoteche.
Noi condividiamo l’esigenza di accelerare l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale, ma la collaborazione delle imprese non può diventare un’assunzione eccessiva di responsabilità o un caos organizzativo, anche in considerazione del fatto che il green pass è comunque una forte limitazione dell’attività economica, che andrà certamente indennizzata.
Restano, inoltre, delle incongruenze incomprensibili. Pensiamo ad esempio all’estensione dell’obbligo anche alle fiere e alle sagre all’aperto, che appare immotivata, visto che notoriamente il pericolo di contagio all’aria aperta è minore. Allo stesso modo, non capiamo perché l’obbligo di green pass non sia sufficiente a riaprire le discoteche: una decisione che rischia di diventare il colpo di grazia per moltissime attività, praticamente chiuse da un anno e mezzo.
Questo ultimo provvedimento pone a carico di alcuni imprenditori incombenze di particolare onerosità e – in alcuni casi – impossibili da gestire. Abbiamo scritto al governo per chiedere di aprire un tavolo tecnico ed avviare un confronto con le associazioni che rappresentano le imprese interessate dalle limitazioni. Draghi ci incontri: sono necessari correttivi urgenti e chiarimenti sulle modalità di controllo prima dell’entrata in vigore dell’obbligo.